Gran giorno domenica 6 aprile 2008 al palafijlkam di Ostia. In programma una gara di Judo per giovani Judoka(1). e stà per avere inzio la finale dei 45 kilogrammi del campionato regionale esordienti “b” valida per la qualificazione ai campionati nazionali. Sono ai bordi del tatami(2) Davide e Franco in attesa che l’arbitro li inviti a entrare sul quadrato di combattimento, Al cenno del direttore di gara entrano rigidi al loro posto ed effettuano il rituale “rei”(3) all’Hajime(4) si avvicinano per il combattimento e Davide allunga la mano per un piccola pacca di amicizia prima dell’incontro ma Franco ignora il gesto dell’avversario e si prepara ad effettuare “la presa” e inizia il combattimento con insolita aggressività di Franco che costringe Davide a una attenta difesa dopo qualche secondo l’arbitro sanziona Davide con un mulinello per scarsa combattività, koka(5) per Franco che conduce per tre punti judo. Questa sanzione induce Davide a prendere l’iniziativa e approfittando della insolita rigidità dell’avversario su un attacco di “O SOTO GARI”(6) squilibra l’avversario facendolo cadere. Yuko(7) Il combattimento prosegue con alterne tecniche e alla fine l’arbitro decreta la vittoria di Davide.
Il vincitore si avvicina all’avversario per abbracciarlo ma questi si gira uscendo dal tatami.
Dopo la premiazione Franco non degna di un saluto l’avversario e si allontana con il resto della squadra.
Davide e Franco frequentano la stessa scuola e la stessa classe, la terza media. Provengono dalla stessa scuola elementare e sono sempre stati insieme e sono grandi amici. Molto spesso hanno trascorso le ferie insieme con le famiglie e per merito loro anche queste sono diventate intime. Le mamme escono insieme per le compere e i papà si frequentano parlando di sport e di politica. I ragazzi hanno anche una passione in comune e frequentano il Judo in due diverse società. Da un po’ di tempo Davide nota che Franco non ama più parlare di judo e che evita ogni argomento che possa richiamare la loro comune passione, non sa darsene una ragione ma rispetta la decisione del compagno.
Lunedì 7 all’arrivo a scuola Davide aspetta il compagno all’ingresso per salutarlo e per chiedergli conto del suo strano comportamento ma questi si gira per allontanarsi e Davide cerca di fermarlo prendendolo per un braccio, a questo punto Franco si gira e sferra un pugno al viso di Davide.che stupefatto non riesce a reagire.
Al ritorno a casa con un evidente segno sul viso la mamma chiede:-Cosa è successo? Cosa hai fatto?- Davide non risponde e si ritira nella sua cameretta. Al rientro del padre, la mamma lo informa di quanto è successo e questi entra nella stanza del ragazzo, - Davide vuoi dirmi cosa ti è accaduto?-
-nulla-
- come nulla? Cosa è quel livido?- a questo punto Davide scoppia a piangere e racconta quanto è successo al genitore.
Rapida la telefonata con il padre di Franco – cosa è successo? Ne sai qualche cosa?
– Non ne so nulla ma tutto ieri, dopo la gara, Franco non ha aperto bocca tu che sai?
- so che c’è stato anche un pugno ma sono cose da ragazzi, ma non era mai accaduto prima.- attacca che ti faro sapere,
-Franco cosa è successo tra te e Davide?
- nulla.
- come nulla hai dato un pugno per nulla? Cosa ti ha fatto?
– nulla,
– ancora? Ancora nulla? Non sarà perchè hai perso la finale? – silenzio – il padre incalza – è per questo? Perché hai perso?- un lieve cenno di assenso a testa bassa.- e allora? A me sembra che Davide abbia vinto meritatamente e senza rubare nulla e allora perché tanta amarezza? Perché tanta rabbia?
– – E’ per il maestro – pausa - è da tanto che ci ripete che si può perdere con tutti meno che con quelli della palestra di Davide, non so perché ma non si deve perdere con quelli di quella Associazione. Nello spogliatoio mi ha umiliato davanti a tutti i compagni.
Telefonata di risposta:
- E’ stato per il combattimento, ma voglio andare a fondo di questa faccenda perchè c’è qualcosa che non mi convince.
- – anche io voglio capire e andrò a parlare con il maestro di Davide, ti faccio sapere.
La sera stessa in palestra di Franco – cosa è successo? Perché lo ha rimproverato?
– risposta – l’ho fatto perché voglio che siano decisi e perché voglio che diano tutto per vincere.
La sera stessa in palestra di Davide.
– Come può essere che ci sia tanto antagonismo da indurre due amici inseparabili a darsele dopo un incontro di Judo?
– – Cosa vuole che le dica? Non è la prima volta che sento queste cose, noi non abbiamo questo atteggiamento nei loro confronti anche perché è un errore tecnico caricare in questo modo un atleta e gli procura anche una paura, la paura di perdere, è sempre un errore un condizionamento negativo. Un ragazzo deve poter gareggiare senza alcun timore.vittoria o sconfitta non hanno importanza se si combatte bene.
Fine della Storia quasi vera. Franco ha smesso di fare Judo al contrario di Davide che ha continuato e che ha disputato la finale nazionale classificandosi al terzo posto.
Davide e Franco hanno fatto la pace e sono amici più di prima.
1) judoka colui che pratica il Judo
2) tatami materassina per praticare il Judo
3) rey rituale saluto in piedi o in ginocchio
4) hajime comando dell’arbitro che comanda l’inizio del combattimento
5) koka una sanzione che vale tre punti
6) o-soto-gari tecnica di Judo (grande falciata esterna)
7) yuko sanzione che vale 5 punti..
Il vincitore si avvicina all’avversario per abbracciarlo ma questi si gira uscendo dal tatami.
Dopo la premiazione Franco non degna di un saluto l’avversario e si allontana con il resto della squadra.
Davide e Franco frequentano la stessa scuola e la stessa classe, la terza media. Provengono dalla stessa scuola elementare e sono sempre stati insieme e sono grandi amici. Molto spesso hanno trascorso le ferie insieme con le famiglie e per merito loro anche queste sono diventate intime. Le mamme escono insieme per le compere e i papà si frequentano parlando di sport e di politica. I ragazzi hanno anche una passione in comune e frequentano il Judo in due diverse società. Da un po’ di tempo Davide nota che Franco non ama più parlare di judo e che evita ogni argomento che possa richiamare la loro comune passione, non sa darsene una ragione ma rispetta la decisione del compagno.
Lunedì 7 all’arrivo a scuola Davide aspetta il compagno all’ingresso per salutarlo e per chiedergli conto del suo strano comportamento ma questi si gira per allontanarsi e Davide cerca di fermarlo prendendolo per un braccio, a questo punto Franco si gira e sferra un pugno al viso di Davide.che stupefatto non riesce a reagire.
Al ritorno a casa con un evidente segno sul viso la mamma chiede:-Cosa è successo? Cosa hai fatto?- Davide non risponde e si ritira nella sua cameretta. Al rientro del padre, la mamma lo informa di quanto è successo e questi entra nella stanza del ragazzo, - Davide vuoi dirmi cosa ti è accaduto?-
-nulla-
- come nulla? Cosa è quel livido?- a questo punto Davide scoppia a piangere e racconta quanto è successo al genitore.
Rapida la telefonata con il padre di Franco – cosa è successo? Ne sai qualche cosa?
– Non ne so nulla ma tutto ieri, dopo la gara, Franco non ha aperto bocca tu che sai?
- so che c’è stato anche un pugno ma sono cose da ragazzi, ma non era mai accaduto prima.- attacca che ti faro sapere,
-Franco cosa è successo tra te e Davide?
- nulla.
- come nulla hai dato un pugno per nulla? Cosa ti ha fatto?
– nulla,
– ancora? Ancora nulla? Non sarà perchè hai perso la finale? – silenzio – il padre incalza – è per questo? Perché hai perso?- un lieve cenno di assenso a testa bassa.- e allora? A me sembra che Davide abbia vinto meritatamente e senza rubare nulla e allora perché tanta amarezza? Perché tanta rabbia?
– – E’ per il maestro – pausa - è da tanto che ci ripete che si può perdere con tutti meno che con quelli della palestra di Davide, non so perché ma non si deve perdere con quelli di quella Associazione. Nello spogliatoio mi ha umiliato davanti a tutti i compagni.
Telefonata di risposta:
- E’ stato per il combattimento, ma voglio andare a fondo di questa faccenda perchè c’è qualcosa che non mi convince.
- – anche io voglio capire e andrò a parlare con il maestro di Davide, ti faccio sapere.
La sera stessa in palestra di Franco – cosa è successo? Perché lo ha rimproverato?
– risposta – l’ho fatto perché voglio che siano decisi e perché voglio che diano tutto per vincere.
La sera stessa in palestra di Davide.
– Come può essere che ci sia tanto antagonismo da indurre due amici inseparabili a darsele dopo un incontro di Judo?
– – Cosa vuole che le dica? Non è la prima volta che sento queste cose, noi non abbiamo questo atteggiamento nei loro confronti anche perché è un errore tecnico caricare in questo modo un atleta e gli procura anche una paura, la paura di perdere, è sempre un errore un condizionamento negativo. Un ragazzo deve poter gareggiare senza alcun timore.vittoria o sconfitta non hanno importanza se si combatte bene.
Fine della Storia quasi vera. Franco ha smesso di fare Judo al contrario di Davide che ha continuato e che ha disputato la finale nazionale classificandosi al terzo posto.
Davide e Franco hanno fatto la pace e sono amici più di prima.
1) judoka colui che pratica il Judo
2) tatami materassina per praticare il Judo
3) rey rituale saluto in piedi o in ginocchio
4) hajime comando dell’arbitro che comanda l’inizio del combattimento
5) koka una sanzione che vale tre punti
6) o-soto-gari tecnica di Judo (grande falciata esterna)
7) yuko sanzione che vale 5 punti..